Le piante di cappero sono diffusissime in Puglia, in particolar modo nel leccese: i loro splendidi fiori bianchi e le foglie verdi e lucenti rendono queste piante particolarmente gradite alla vista dei turisti che in primavera e in estate passeggiano per le caratteristiche stradine del Salento.
Già gli antichi Greci e Romani apprezzavano questa pianta, che veniva impiegata come ingrediente principale per la realizzazione del garum , una sorta di salsa arotmatica molto utilizzata nell'antichità. Inoltre, alcuni scavi effettuati nella cittadina di Tel es Sawwan hanno testimoniato come la pianta di cappero esistesse in Iraq (l'antica Mesopotamia) già prima del 5.800 a.C.
Oltre che belle da vedere, queste piante danno gustosi frutti, che vanno consumati dopo aver subito alcuni trattamenti di conservazione, in particolare sotto aceto: sono infatti proprio questi procedimenti a dare quel particolarissimo sapore piccante e un po' acidulo ai capperi, che in caso contrario risulterebbero amari e privi di aroma; perché il risultato sia ottimale, i capperi vanno raccolti quando i loro boccioli non sono ancora schiusi.
Il cappero è ormai da tempo considerato una delle eccellenze della tradizione gastronomica italiana, non solo per la bontà del gusto ma anche perché si presta a molteplici usi, come preparazioni in agrodolce, condimento per primi piatti, insalate, pizze e friselle.
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