Da studi effettuati sull’argomento, l’idea che i prodotti italiani possano essere esportati nel primo paese esportatore di merci del mondo, quale è oggi la Cina, non è correttamente percepito dai comuni cittadini del nostro paese.
Invece, il Made in Italy in Cina è una realtà sempre più presente e interessante: negli ultimi 10 anni, tra il 2002 e il 2012, il volume d’affari è passato da poco più di 4 a più di 17 miliardi di dollari.
Esportare in Cina non è quindi solo possibile ma anche doveroso, poiché in molti settori il Made in Italy è di assoluta eccellenza, e la sua immagine positiva è sentita anche in Cina.
Tra i prodotti maggiormente esportati troviamo, in ordine di importanza, i macchinari per la produzione e il packaging, i prodotti tessili, la gioielleria, i mezzi di trasporto, le attrezzature elettromedicali e, naturalmente, i prodotti alimentari.
Nell’agroalimentare, nonostante l’eccellente fama mondiale che i nostri prodotti hanno a livello mondiale, occorre fare i conti con le tradizioni alimentari dei cinesi, che sono assai diverse dalle nostre, e con gli stringenti controlli fitosanitari richiesti dal governo cinese. Forse anche per questo le prime voci dell’export verso la Cina di questo comparto riguarda i dolciumi, in particolare i cioccolatini ripieni, settore nel quale la Ferrero è sicuramente protagonista.
Già oggi imprenditori lungimiranti di prodotti alimentari hanno costruito o intrapreso strategie di penetrazione nel mercato cinese nel campo, ad esempio, del caffè (Illy), dei salumi (Beretta) e dei legumi (Pedron).
Altri prodotti alimentari molto richiesti in Cina sono i vini, soprattutto spumanti, olio di oliva, pasta e formaggi, con tassi di aumento delle esportazioni che, tra il 2010 e il 2011, hanno raggiunto il 30%.
Però è un dato di fatto che, in Cina, la conoscenza dei prodotti alimentari tradizionali italiani quali pizza, pasta e insaccati non sia ancora molto approfondita e spesso è piuttosto confusa. Anche per questo è nato il Parco delle Eccellenze italiane, un’esposizione permanente situata a Qianjiang, all’interno del Parco Industriale di Innovazione presente nella città cinese. Si tratta di una importante iniziativa che ha lo scopo di far conoscere, promuovere e commercializzare il Made in Italy anche nel settore agroalimentare.
