Fra le più amate e conosciute eccellenze alimentari emiliane, il Parmigiano Reggiano vanta lunghe e prestigiose origini, che risalgono addirittura al lontano Medioevo, intorno al XII secolo. La zona di Parma e Reggio Emilia era già all'epoca ricca di pascoli e fiumi, presentandosi come l'ambiente ideale per la produzione di questo formaggio a pasta dura, che prevedeva la lavorazione del latte in caldaie molto ampie. I monasteri dell'ordine cistercense e benedettino e possenti castelli dei nobili di quelle terre ospitarono i primi caselli, cioè edifici di piccole dimensioni e con pianta quadrata o rettangolare, dove il latte veniva lavorato.
Al Parmigiano accenna persino il celebre scrittore del Trecento Boccaccio nel suo Decamerone, ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, delle sue antiche origini. Inoltre non è da escludere del tutto che la ricetta sia simile a quella del formaggio cosiddetto "Piacentino" e a quella del Granone Lodigiano, anch'esso a pasta dura e che a volte viene rapidamente citato nelle fonti antiche.
Oggi gli ingredienti e i procedimenti usati per fare Il Parmigiano Reggiano sono rimasti quasi inalterati rispetto a nove secoli fa: il latte è sempre della migliore qualità, il caglio è naturale e risulta assente qualunque tipo di additivo, per fare in modo che questo prodotto mantenga la sua genuinità. Sono quasi quattrocento i caseifici artigianali che oggi lo producono secondo questi metodi antichi e naturali, che garantiscono sempre un risultato di qualità altissima, grazie anche al rispetto delle norme e alla frequenza e alla serietà dei controlli. Il Parmigiano Reggiano è inoltre un prodotto a Denominazione di origine protetta.
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