La cupeta è un dolce salentino tipico delle feste invernali.
Si tratta di uno speciale e gustoso croccante alle mandorle di origine araba: il suo nome, infatti, deriverebbe dalla qubbaita araba esportata in Sicilia con il nome di cubaita e da lì giunta in Puglia. Nei mercatini delle feste e sagre di paese o di Natale, la figura del cupetaro ambulante è molto comune in Salento e, soprattutto nei ricordi d'infanzia, è indissolubilmente legata ai profumi festosi di mandorle e zucchero.
Questo artigiani, infatti, sono abituati a lavorare "in pubblico" questo croccante: la mantecatura, che avviene in speciali contenitori tradizionali tuttora utilizzati, termina nel momento in cui la cupeta è ambrata al punto giusto.
Davanti agli occhi di grandi e piccini, allora, viene versata sul marmo freddo, stesa con grande maestria, tagliata, lasciata raffreddare e quindi distribuita.
Per preparare questo dolce, le mandorle vengono sbucciate e tostate. A parte si preparano gli albumi montati a neve e si fanno sciogliere il miele e lo zucchero. Una volta preparati tutti gli ingredienti, vengono mescolati e aromatizzati o con vaniglia o con limone.
L'impasto, poi, viene steso su una lastra di marmo e tagliato.
L'impasto, poi, viene steso su una lastra di marmo e tagliato.
Il colore e il sapore della cupeta possono variare leggermente se alle mandorle pelate si preferiscono le mandorle con la buccia. Pur essendo un dolce dagli ingredienti molto semplici, inoltre, di pasticceria in pasticceria i suoi profumi possono variare sensibilmente, rendendo sempre una bella scoperta la degustazione dell'opera di una mano diversa.
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