Le prime testimonianze della nocciola nel territorio del Salernitano risalgono al Medioevo. A partire dall'epoca borbonica, quella che sarebbe diventata la Nocciola di Giffoni IGP era già conosciuta e apprezzata per le sue particolari caratteristiche organolettiche.
La storia di una nocciola antica quanto la sua terra d'origine
Al Museo Nazionale di Napoli sono esposti alcuni resti carbonizzati di nocciole risalenti all'epoca romana. Ecco quanto è antica la presenza di questa pianta in Campania.
Dodici sono i comuni che formano l'area di produzione di questa nocciola, tutti a ridosso dei Monti Picentini, tutti benedetti da un clima mite e da una terra vulcanica eccezionalmente fertile.
La dolcezza e il sapore di un prodotto unico
La Nocciola di Giffoni IGP si riconosce subito. È perfettamente tonda, dalla polpa bianca e dall'aroma inconfondibile. Si presta particolarmente alla tostatura dato che la sua pellicina interna, il perisperma, è sottile e facilmente staccabile.
È perfetta per la pasticceria, per la produzione di paste e creme dolci, granella e croccanti, ed è largamente usata dall'artigianato dolciario locale. Si tratta inoltre di un prodotto eccezionalmente salutare, ricco di acidi grassi mono-insaturi, utilissimi per tenere le arterie pulite, e di sostanze nutritive, quali Vitamina B, C, E, magnesio, zinco, rame e selenio.
Tutte queste caratteristiche, insieme al gusto delizioso, ne fanno uno snack particolarmente adatto a chi conduce una vita attiva e a chi presta attenzione alla propria salute.
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